Formazione docenti
Percezioni e credenze
La didattica per la plusdotazione
Formazione
Formazione docenti
Percezioni e credenze
La didattica per la plusdotazione a scuola
Formazione
Gli insegnanti dimostrano di possedere dei pregiudizi verso gli alunni con plusdotazione che non sempre corrispondono alle caratteristiche. Per esempio, spesso si tende ad associare alla plusdotazione l’eccellenza: l’alunno con plusdotazione sarebbe colui che ottiene ottimi voti a scuola. Oppure si è convinti che sia autonomo e non necessiti di nessun supporto da parte della scuola (vedi Renati, Zanetti, 2012).
Sulla base delle percezioni e delle credenze, ogni insegnante sceglie quale pratica adottare in classe con l’alunno con plusdotazione. Se è vero, per esempio, che credere che l’alunno con plusdotazione sia autonomo porti a non adattare la didattica, è anche vero che in alcuni casi, gli insegnanti vorrebbero coinvolgere l’alunno con plusdotazione ma non avrebbero né i saperi né gli strumenti per farlo (De Angelis, 2017; Brazzolotto 2018; 2019).
Una formazione per gli insegnanti dovrebbe quindi innanzitutto partire dalle loro credenze e percezioni per poi aiutare i docenti a progettare delle pratiche che siano in linea agli obiettivi posti, dopo una panoramica teorica sull’argomento complesso e affascinante della plusdotazione.
Una buona formazione per i docenti dovrebbe fornire sia sapere teorici sia strumenti pratici da utilizzare in classe. L’acquisizione delle prassi, secondo me, dovrebbe essere fortemente basata sul contesto classe, per questo propongo o simulazioni, dopo un’analisi del contesto e dei bisogni dell’alunno con plusdotazione, o un tutoraggio direttamente sul campo.
I temi che tratto, sulla base del tempo a disposizione, durante un corso di formazione sono:
PER APPROFONDIRE
La didattica per lo sviluppo dei talenti
Teorie, riflessioni e metodologie
A partire dalle caratteristiche dei bambini e ragazzi con plusdotazione (gifted children) si vuole proporre una didattica orientata allo sviluppo dei talenti di ogni alunno. I bambini e ragazzi con plusdotazione manifestano dei bisogni specifici che l’insegnante dovrebbe conoscere, per promuovere una didattica inclusiva e, dunque, la partecipazione e il benessere. Adottare una Didattica per lo Sviluppo dei Talenti significa trovare un equilibrio tra una didattica specifica per gli studenti con plusdotazione e una didattica inclusiva, orientata verso il coinvolgimento di tutti; in questo senso, pensiamo che l’insegnante possa mettere in pratica delle strategie che favoriscano lo sviluppo dei talenti di ciascun alunno.
Il volume è composto da cinque capitoli: i primi tre offrono uno sfondo teorico, dalla storia del concetto di plusdotazione, si propongono i vari modelli che offrono diverse definizioni di plusdotazione e talento, per poi trattare le caratteristiche dei gifted children; il concetto di intelligenza in chiave pedagogica; il sottorendimento e il fenomeno della doppia eccezionalità (twice- exceptional) a scuola. Pensiamo che conoscere e approfondire alcuni aspetti della plusdotazione sia utile affinché gli insegnanti sviluppino un affinato senso critico, per scegliere in autonomia, e in linea con gli obiettivi previsti dalla normativa scolastica vigente, le migliori pratiche formative per coinvolgere tutti gli alunni in classe. Le strategie didattiche suggerite dalla letteratura scientifica di riferimento vengono descritte negli ultimi due capitoli, offrendo sia spunti di riflessione sia suggerimenti operativi per gestire la classe attraverso la prospettiva del talento. Inoltre, sono presenti delle schede operative spendibili nella quotidianità.
Il volume è uno strumento utile per tutti gli insegnanti che intendono acquisire conoscenze, ampliare le prospettive e trovare nuove idee per (r)innovare la didattica con l’obiettivo di gestire al meglio tutte le sfumature del talento umano.
La didattica per la plusdotazione attraverso lo sviluppo dei talenti
La didattica per la plusdotazione è una didattica “specifica” per alunni con plusdotazione. Sulla base di alcune ricerche (Zanetti, 2016; De Angelis, 2017; Brazzolotto, 2020) emerge che gli insegnanti e i dirigenti scolastici italiani sono disorientati quando vengono a conoscenza che nel proprio gruppo classe o nell’istituto si trova un alunno o alunna con plusdotazione. Il sentimento di smarrimento conduce a una stasi, oppure alla volontà di capire meglio la plusdotazione.
Il presente libro è dedicato a tutti coloro che intendono studiare il fenomeno della plusdotazione con un approccio pedagogico inclusivo, attraverso una riflessione profonda e critica. Il riflettere sugli alunni con plusdotazione ci aiuta a interrogarci in modo critico sull’etichetta di plusdotazione, sulle conseguenze e sul nostro modo di approcciarci al talento altrui (e nostro).
All’interno del volume sono state raccolte ricerche nazionali e internazionali, oltre a molte documentazioni di attività didattiche già sperimentate nelle scuole di ogni ordine e grado, in diverse regioni italiane. Inoltre, si forniscono delle schede di osservazioni e un modello di un Piano Didattico Personalizzato per lo sviluppo dei talenti (PDPst) da utilizzare, in attesa della pubblicazione delle Linee Guida nazionali per i gifted children.
Il presente lavoro costituisce un prosieguo del testo da me scritto nel 2019 “La didattica per lo sviluppo dei talenti”, edito da Pitagora.