Come si sceglie la scuola superiore? Sembra che essa venga individuata ancora con una “vecchia” modalità, che riflette una visione di scuola di stampo classista e borghese.

La riforma Gentile, nel 1923, distingue le scuole secondarie in quattro tipologie: il ginnasio, quinquennale, che dava l’accesso al liceo classico o al liceo scientifico; l’istituto tecnico triennale, seguito da quattro anni di istituto tecnico superiore; l’istituto magistrale di sette anni, destinato alle future maestre; la scuola complementare, al termine della quale non era possibile iscriversi ad alcuna altra scuola.
Durante il periodo fascista la scelta della scuola superiore dipendeva dalle capacità dimostrate dall’alunno, oltre che dai valori della famiglia. Se un alunno o un alunna non aveva successo a scuola, doveva seguire un crudele destino. Oggi, però, con la varietà di scuole secondarie di secondo grado, il criterio di selezione non dovrebbe riguardare i voti raccolti nella scuola secondaria di primo grado (la scuola media). Ancora oggi, però, comunemente, si tende a far scegliere al proprio figlio la scuola sulla base del rendimento: se è basso, scuola professionale; se è medio, istituto tecnico e, infine, se è alto, liceo.

L’automaticità di questo meccanismo non considera né i sogni, né gli interessi e né tantomeno i talenti dei nostri ragazzi.

Supponiamo che un ragazzo o una ragazza abbia un ottimo rendimento in tutte le materie e che la mamma desideri che il figlio faccia il liceo scientifico (“perché deve diventare un medico”); la nonna, invece, desidera che il nipote faccia il liceo classico, in quanto c’è la convinzione (di tipo fascista) che sia l’unica scuola a offrire una solida preparazione, il ragazzo si percepisce profondamente confuso e disorientato. Dopo un percorso di 5 incontri ho capito che il suo talento riguardava l’apprendimento linguistico. Perché non scegliere un liceo linguistico? la risposta che mi sono sentita dire dalla mamma (poche settimane fa) è: “mio figlio è sprecato per fare un liceo linguistico”. Permane la convinzione che la scuola secondaria si debba scegliere sulla base delle capacità e del volere dei genitori o nonni, nascondendo e oscurando gli interessi e i talenti dei ragazzi.

Oggi ci sono moltissime scuole secondarie (vedi qui) che offrono ai ragazzi un curriculum di studi atto a sviluppare le loro competenze e esaudire i loro sogni. Credo che sia veramente dannoso continuare a costringere i ragazzi a scegliere una scuola secondaria sulla base dei sogni dei genitori o dei nonni.

Per queste ragioni propongo un percorso di individuazione delle inclinazione, degli interessi e del talento affinché la scuola secondaria sia individuata per esaudire un desiderio del ragazzo/a, al fine di evitare un precoce abbandono scolastico dovuto all’incongruenza tra le inclinazione del ragazzo/a e le aspettative dei genitori o dei nonni.

di Martina Brazzolotto

16 gennaio 2021

Per maggiori info scrivi a martinabrazzolotto@gmail.com

 

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